— Vecchia Malcesine
Via Pisort, 6
Malcesine (VR)
Vecchia Malcesine
Turno di chiusura: mercoledì; giovedì a pranzo
Ferie: variabili, dai primi di gennaio a metà marzo
Qui lo chef-patron della Vecchia Malcesine, Leandro Luppi, una stella e altri allori da ben vent’anni, delizia una clientela internazionale con una cucina territoriale, giocosa e moderna.

Sembra di entrare nel giardino di un grazioso ristorante “ferme” lungo la Loira, con le papere Pinot e Foie Gras e il gatto Nano che gironzolano sul prato, se non fosse per il lago di Garda, che ti sorprende, come un quadro, in fondo alla sala. Qui lo chef-patron della Vecchia Malcesine, Leandro Luppi, una stella e altri allori da ben vent’anni, delizia una clientela internazionale con una cucina territoriale, giocosa e moderna.

Si inizia con l’iconica ‘carbonara di lago’, vanamente imitata da due decadi, e dallo Squid & tomato, un pomodoro ripieno di calamaro. La cucina propone poi tre menu. Nello Our Classic (115 euro) spiccano l’altra amatriciana (in cui i sapori tipici dell’amatriciana esplodono in bocca mordendo dei ravioloni ripieni); riso, lumache e gamberi (quasi una tela di Sam Francis, con le macchie di colore della crema di riso) e il maialino (succoso e croccante allo stesso tempo). Il menu Only Fish (125 euro): olio alla brace, trota, limone (dove la trota marinata profuma di griglia, ma non di affumicato); pesce gatto e kiwi (bella la nota acida); spaghettini freddi, arachide e crudità. Per chi ha tempo il menu Qcina (145 euro per dieci portate più dolce). Imperdibile il Fake carpaccio, il panino delle 3 di notte. Si chiude in bellezza con i dolci Come un Mon Cheri e Cioccolato bianco, caprino e rabarbaro e la piccola pasticceria con zabaione.

Perfetti gli abbinamenti consigliati dallo chef, collezionista di grandi etichette straniere, ma anche di vini di piccoli produttori locali. A pranzo è possibile scegliere tra due piatti e un dolce a 95 euro.