— Valbruna
Via Del Santo 2/A
Limena (PD)
Valbruna
Turno di chiusura: domenica, lunedì
Ferie: le due settimane centrali di agosto
E adesso a Limena Pietro, che è modesto e capace, crea un menu battezzato “Verso sud” che è la sintesi della sua terra (che è sempre bella da pensare, come cantava Pino Daniele in “Terra mia”), dei suoi viaggi e della sua anima. Ha imparato a guardare lontano, a ricercare, ma…

Ricordava Italo Calvino che per noi ogni nostro viaggio, piccolo o grande, è sempre Odissea. La riflessione sta a indicare che puoi star lontano un giorno o dieci anni, riempirti l’animo di sensazioni ed esperienze ma poi torni a casa, a Itaca, e devi mettere alla prova le tue conoscenze. Capita così anche a Pietro De Martino, cuoco che a 31 anni può collezionare una serie di tappe e collaborazioni professionali d’alto livello: Cannavacciuolo, Cedroni, Colagreco a Mentone, Kofoed a Copenhagen fino al ritorno nella sua Campania.

E adesso a Limena Pietro, che è modesto e capace, crea un menu battezzato “Verso sud” che è la sintesi della sua terra (che è sempre bella da pensare, come cantava Pino Daniele in “Terra mia”), dei suoi viaggi e della sua anima. Ha imparato a guardare lontano, a ricercare, ma nei suoi piatti sa anche spiegare i sapori a chi magari non è il Dottor Sottile della complessità gastronomica. Provate il raviolo di menta, che si ispira alla tradizionale “scapece” (noi lo chiamiamo “saor”) ma il ripieno è arricchito appunto di menta; con la sua triglia affumicata l’acqua pazza ha un’impronta molto sorrentina, terra del Nostro; assaggiate la pasta e patate, piatto celebrato anche dal grande Eduardo, o il rombo all’ischitana impreziosito dalle animelle e dal pane di limone. Vedete, la capacità dell’imprenditore è scegliere le persone (per intuito) e lasciar spazio senza interferire (per intelligenza). Elisa Vianello, titolare del locale, ha queste qualità e chi si siede a tavola la ringrazia. Due menu degustazione fra i 70 e i 100 euro. #Cantina di livello e servizio naturalmente impeccabile. Sui 70 euro alla carta, circa la metà al bistrot.