— Terra dell’Hotel Auenerhof
Località Prati-Auen 21
Val Sarentino (BZ)
Terra – The magic place dell’hotel Auernhof
Turno di chiusura: domenica, lunedì
Ferie: variabili da metà marzo a fine aprile; da metà novembre a metà dicembre
Una ventina di portate intramezzate da una grazia quasi nipponica che si ammira nella cucina a vista e che si conclude, non a caso, con la piccola” cerimonia del tè” a base di un infuso di sei erbe di montagna. Con la “Pietra ai mirtilli neri, lavarello, gel d’aneto, timo e rafano” si apre lo spettacolo …

La montagna qui è soprattutto un archetipo iscritto nelle decine di piatti con cui Heinrich Schneider ha provato a strapparne l’essenza. Oltre 25 anni di lavoro e successi, a 1622 metri di altitudine. Nasce così una delle cucine di montagna più eleganti e raffinate dell’arco alpino. Un cesello costante di tecniche e materie prime cercate e raccolte quasi sempre nei boschi e sui prati che contornano quel rifugio che fu, e ora risplende come luminoso e romantico resort. La bella sala da pranzo, con menu unico fisso e a cui si accede solo previa prenotazione, si compone di ampie vetrate che spaziano sulla valle sottostante e un tetto spiovente retto da colonne di tronchi di betulla su cui galleggia la cantina di vetro illuminato di azzurro con oltre mille referenze.

209 euro, senza vini, per una ventina di portate intramezzate da una grazia quasi nipponica che si ammira nella cucina a vista e che si conclude, non a caso, con la piccola” cerimonia del tè” a base di un infuso di sei erbe di montagna. Con la “Pietra ai mirtilli neri, lavarello, gel d’aneto, timo e rafano” si apre lo spettacolo, poi il mini Sandwich con trota e aglio nero e la tartelletta alla panna agra, caviale di salmerino e cipolla marinata. Il pesce, naturalmente di torrente e di montagna. Stupisce il pane al lievito madre di segale e farro, burro del maso con olio d’abete. Rimarchevole il dolce all’ edera terrestre, granita di cerfoglio di prato e pietre all’abete.

Uno spettacolo sì, ma di rara bellezza