— Seda
Via Manzana 4
Vittorio Veneto (TV)
Seda
Turno di chiusura: martedì
Ferie: variabili
I piatti non sono mai sopra le righe ma hanno quel bilanciamento tra creatività e gusto che mette d’accordo sia gli esperti sia i meno avvezzi ai piatti d’autore. Si può iniziare con l’ottima trota al caffè con chutney all’albicocca e pesto di spinaci selvatici oppure con la succosa…

Il luogo è incantevole: il ristorante si trova infatti nel contesto di un elegante relais di campagna con poche accoglienti stanze, immerso nel verde delle colline del Prosecco patrimonio Unesco. Il nome Seda arriva da ‘seta’, perché a Vittorio Veneto fino agli anni Sessanta del secolo scorso era fiorente la sericoltura. Qui il bravo Alessandro Favrin e sua moglie Sabina Zanuto hanno saputo creare la giusta atmosfera, con un’accoglienza fatta di calore e sorrisi e una cucina fuori dai canoni piuttosto modesti del circondario.

I piatti non sono mai sopra le righe ma hanno quel bilanciamento tra creatività e gusto che mette d’accordo sia gli esperti sia i meno avvezzi ai piatti d’autore. Si può iniziare con l’ottima trota al caffè con chutney all’albicocca e pesto di spinaci selvatici oppure con la succosa melanzana laccata, pomodoro datterino confit e spuma alla burrata. Tra i primi vale la pena provare gli eccellenti spaghetti all’ostrica mantecati al burro acido con crescione e bacon, ma non è da meno il risotto vialone nano ai piselli e seppie con mostarda al limone. Si prosegue con la succulenza delle costine di manzo servite con macedonia di verdure e frutta oppure ancora con il tenero guanciale di vitello cotto trentasei ore, purea di patate e porro fritto. Fresca conclusione dolce con il sorbetto al cetriolo, biscotto alle nocciole, mousse al formaggio di capra e tartare di fichi disidratata.

Bella carta dei vini, menu degustazione a 90 euro, sui 60 alla carta.