Via Chiesa 14
Monfumo (TV)
Un piccolo borgo ai piedi del Monte Grappa accoglie un’osteria secolare che profuma di tradizione. L’edificio si sviluppa tra pianterreno, dove c’è anche la cucina, e il primo piano con due sale accoglienti e complici e la terrazza estiva che dà sulla piazza del paese. Ci si aspetterebbe, dal primo impatto, una cucina tipica, ma è necessario un ritratto per la brigata di cucina: Claudio Gazzola, Riccardo Pozzobon e Matteo Quaggiotto.
La carta non c’è, quindi spazio alle degustazioni, a partire dal carpaccio di asino marinato nel sake kasu con foglie di rapa rossa e fiori di sambuco fermentati. E poi gli gnocchi con il formaggio fatto dalla nonna, pesto di cicoria in salamoia e pepe lungo. L’agnello con foglia di spinacio messicano e aglio nero è un connubio di sapori davvero intrigante. Dolci con la stessa filosofia a partire dal gelato con burro di arachidi, miele del favo e perle di latte di capra, cialda di mais e zafferano.
Giada Bergamin, spinta da curiosità e autentica passione, sceglie i vini di una cantina particolare che cresce in parallelo alla cucina. I menu degustazione, rivelati passo dopo passo, a tavola, sono tre e racchiudono il pensiero della cucina: La Ragione, L’Equilibrio e l’Istinto, proposti rispettivamente a 70, 85 e 105 euro, a cui abbinare buoni bicchieri.