Vicolo San Silvestro, 10
Verona
Non ci sono alternative: per gustare il miglior pesce fresco, a Verona, ci si deve accomodare in questo confortevole ristorante, nato nel 1998. Qui la cucina – senza troppi orpelli (l’unica concessione viene fatta per le erbe aromatiche, peraltro utilizzate con grande ponderazione) – punta tutto sulla qualità della materia prima, senza compromesso alcuno. # La carta, che ovviamente può variare a seconda degli arrivi di giornata, si muove – fra gli antipasti – da una regale selezione di ostriche e di caviale ai crudi di crostacei e molluschi. Notevole anche (per l’ottimo amalgama di gusti e profumi) il polpo «cacio e pepe» con Fagioli di Sorana e crumble di capperi. La sontuosa zuppa di pesce e crostacei rimane imperdibile al momento dei primi mentre fra i secondi, oltre i pesci nobili al sale, si segnala il creativo morone al vapore con salsa di ostriche, bagna cauda, cavoletti di Bruxelles e salicornia. Notevoli sono anche i dolci, per i quali vale la pena tenere uno spazio. # La carta dei vini è un altro vanto di L’Oste Scuro: conta più di settecento blasonate referenze, fra Italia, Francia e resto del mondo, proposte a prezzi adeguati al contesto. Il servizio è dinamico e attento. L’ampio menu degustazione (che si dispiega in nove portate) è a 145 euro. Se ne spendono circa 120 ordinando quattro pietanze à la carte.