Ulica/via Belveder 5, Località Bassania di Salvore
Umago (Istria, Croazia)
Come si fa a raccontare un ristorante partendo esclusivamente dal piatto? È riduttivo. Eppure, qui i motivi ci sarebbero con il pesce pregiato (e anche quello umile) della costa istriana che puntualmente vivacizza la tavola fresco di peschereccio. È pescatore persino Marino, che per anni è stato il volto stesso (burbero e ironico) del locale, amico di Bruno Zubin, il fondatore.
Tornare a Bassania di Salvore, seppur stuzzicati anche dall’idea di riassaggiare gli inimitabili spaghetti ai frutti di mare (secondo la ricetta di Nevia e di Nerina Cavo, mamma e zia di Orietta Zubin: le figlie di Nini ‘El ciosoto’) è soprattutto provare la sensazione di sentirsi come a casa.
Alternando i piaceri della tavola, come l’eccelsa polpa di ‘granseola’, ai tanti racconti sull’Istria. Ora che sono stati aperti i confini della Croazia, e che si può pagare in euro, è tutto più familiare.
La Konoba, ora condotta dalla figlia Orietta, è vicina al faro di Salvore, dove le barche vengono appese a pittoresche palizzate. Il focolare è sempre acceso e rende intima l’atmosfera. Antipasto di tonno crudo; polpo bollito, con la cipolla cruda. E poi quegli spaghetti che non tradiscono mai. Spesso qui si trovano i rari e prelibati ‘mussoli’ istriani, i dondoli, i cannolicchi. Mentre cozze, calamari, cappesante, canestrelli, branzini, scampi (da provare in Istria la tipica ‘buzara’) sono una costante.
Malvasia nei calici, olio istriano nel pane e alla fine l’immancabile Pelinkovac, liquore fatto con un infuso di assenzio… dal profumo speziato. Per accompagnare una palacinka, il tipico dolce arrotolato. Sui 45 euro.