— Glam
Calle Tron 1961
Venezia (VE)
Glam
Turno di chiusura: martedì
Ferie: mai
Una notevole esperienza di gusto, alla quale non manca il savoir faire di una sala che vede come restaurant manager il bravo Davide Bravetti e sommelier un talento vero come Ottavio Venditto, forte di una carta dei vini di ampio respiro, capace di riusciti abbinamenti al calice, originali e fuori del coro. Tutto è davvero molto buono, a partire…

Il luogo è incantevole e ci si trova nella città più bella del mondo. Potrebbe bastare per venire a Palazzo Venart, raccolto hotel di lusso e di grande charme, se non fosse che qui in cucina c’è Donato Ascani, voluto da quell’incredibile scopritore di talenti qual è Enrico Bartolini. Ascani è un cuoco anomalo per questi tempi, lontano dai riflettori, riservato, ma soprattutto innamorato del suo mestiere e di un concetto spesso dimenticato come quello di far star bene chi si siede a tavola. Una notevole esperienza di gusto, alla quale non manca il savoir faire di una sala che vede come restaurant manager il bravo Davide Bravetti e sommelier un talento vero come Ottavio Venditto, forte di una carta dei vini di ampio respiro, capace di riusciti abbinamenti al calice, originali e fuori del coro.

Tutto è davvero molto buono, a partire dal pane, così, dopo un’irresistibile, memorabile sequenza di amuse bouche che basterebbe per dare soddisfazione, non possono mancare le ‘acquadelle in salse’, un piatto ormai ultra-classico ma di una bontà e di una bellezza fuori dal comune. E ancora la seppia affumicata al mirto, gli spaghetti tiepidi con gamberi e sesamo, l’eccellente risotto al ginepro con rognone di coniglio e acqua di cicoria. Vale l’assaggio anche l’agnello alla brace con carciofi di Sant’Erasmo.

Anche i dolci, naturalmente, devono essere e sono all’altezza. Si spendono rispettivamente 200 euro per il menu Arte, Orti e Laguna e 230 per I Classici del Glam.