— Zanze XVI
Santa Croce, 231
Venezia
Zanze XVI
Turno di chiusura: lunedì; martedì
Ferie: variabili
La cucina si muove lungo due direttrici. Da un lato la ricerca e la selezione di materie prime di ottima qualità (più di pesce che di carne, ça va sans dire...). Dall’altro la loro lavorazione rispettosa ma al tempo stesso contemporanea.

In una antica casa, con un affascinante soffitto in legno, questo ristorante consolidato (che ha preso vita da una vecchia osteria), arredato in modo moderno, con tavoli in legno senza tovaglia e una bella illuminazione, propone una delle cucine più valide della città lagunare. # La cucina si muove lungo due direttrici. Da un lato la ricerca e la selezione di materie prime di ottima qualità (più di pesce che di carne, ça va sans dire…). Dall’altro la loro lavorazione rispettosa ma al tempo stesso contemporanea. Il gusto non ne viene penalizzato perché il pensiero è chiaro, e la mano è leggera, sicché sia che si scelga – per esempio – il risotto di ghiozzo (gò, come viene chiamato in Veneto) con seppie e ostriche (dalle bellissime nuance marine) sia che si viri su una più complessa spigola con cavolo riccio, crema alle mandorle e bergamotto (interessante nel dialogo fra le sensazioni di morbidezze e di spigolosità) non si rimarrà delusi. # La carta dei vini è giustamente ampia, a prezzi corretti, e non si ferma alle sole etichette regionali. Il servizio è affabile, come si conviene. I menu degustazione sono due: «Taste of Venice», in cinque piatti, di stampo più tradizionale, a 110 euro, e «Anima», in sette piatti, di stampo più creativo, a 140 euro. Colazione di lavoro a 45 euro.