
Le terre friulane vedono l’asparago bianco, proveniente in origine dall’antica Mesopotamia, tra i prodotti tipici d’eccellenza. L’asparago bianco del Friuli, terra in cui annuncia dolcemente il risveglio della natura in primavera, è ampiamente coltivato in provincia di Udine, specialmente a Tavagnacco, e in quella di Gorizia, nella zona di Fossalon di Grado; meno diffuso, anche se presente, in provincia di Pordenone. La sua caratteristica principale è di avere il turione – ovvero la parte commestibile della pianta – completamente bianco, con l’apice molto ben serrato. Può presentare dimensioni medie o elevate, ma è caratterizzato sempre per l’essere privo di fibrosità, peculiarità che gli deriva dalla freschezza. Il nome latino Asparagus officinalis introduce al suo elevato valore nutrizionale, ricco di acido folico, vitamine e sali minerali, per cui l’asparago è un ottimo diuretico con azione depurativa. Anticamente era conosciuto e usato quasi esclusivamente proprio per queste qualità terapeutiche, ma ben presto i palati più curiosi ne hanno scoperto le raffinate virtù gastronomiche, per cui viene proposto in svariate ricette e abbinamenti creativi.