Via Liguria 152
Udine (UD)
La cucina di Emanuele Scarello affonda le radici in una storia che ha più di 130 anni alle spalle e che era cominciata con una licenza offerta da re Umberto I alla sua guardia per aprire una vendita di generi coloniali e tabacchi. Siamo a Godia, la frazione di Udine più vicina al fiume Torre, famosa per la patata che lo chef valorizza nei suoi menu in cui non mancano carni pregiati e pesci meno conosciuti, molti elementi vegetali e le alghe donate dal mare e dalla laguna. Quando entri hai la sensazione di essere ospite della famiglia Scarello. Michela è con te in sala a guidarti in un percorso dei sensi che Emanuele prepara in cucina, i suoi occhi a fine servizio esprimono la passione per questo lavoro. Al contrario di molti ristoranti fine dining, l’ambiente non è buio ma luminoso; caldo grazie ai toni rassicuranti del legno chiaro.
Non appena entri, vieni accolto negli spazi dove una volta c’era il bistrot “Gnocchi”. Oggi vieni fatto accomodare per un aperitivo e con i primi finger food ti viene servito il prosciutto San Daniele (eh, il territorio!) che ti si scioglie in bocca, prima di accomodarti al tavolo dove il territorio torna a parlare con un delizioso the preparato con le bucce delle patate di Godia. Due i percorsi degustazione, “Nuovamente Agli Amici” che esprime la stagionalità della terra e del mare (150 euro) e “Nuovamente vegetale” (140 euro), dedicato agli ortaggi.
Sono percorsi che appagano i sensi, dove molte portate vengono proposte attraverso due piatti, che rappresentano l’evoluzione e una doppia chiave del gusto.