Via Linfano, 47
Arco (TN)
Dalle isole Lofoten al Lago di Garda. Da Gioachino Rossini a Gabriele d’Annunzio. Sono queste alcune delle emozionanti suggestioni d’autore che Peter Brunel, talentuoso chef di questo elegante ristorante-bomboniera (cinque tavoli per altrettanti salotti), propone ai propri ospiti. Piatti che si ritrovano in un fantastico percorso a tappe (dieci portate a 140 euro, o quattordici a 190 euro), aperto da peccaminosi amuse-bouche (ceviche in riccio; brûlée di foie gras; macaron con Parmigiano e confettura di mirtilli; pane, burro e acciughe del Cantabrico).
Seguono poi la crema di patate con olio e olive del Garda, il wafer di anguilla affumicata e il pisco sour omaggio al Perù. Coreografico il ‘ricordo’ delle Lofoten: alici marinate, acqua di mare, peperone piquillo e finocchietto. Gettonatissimi: la cipolla cotta al carbone con fonduta di Parmigiano; gli spaghetti di patate con bottarga di muggine; l’uovo di montagna cotto in camicia con limone fermentato e polvere di caffè. Imperdibile il «riso 43»: ovvero risotto Acquerello (otto anni), vin santo (vent’anni) e Parmigiano (quindici anni) servito con mela e rafano. Un must anche il «tournedos 1823» in onore di Rossini: filetto di manzo, foie gras e tartufo cotto nel Madera. Chiusura in bellezza con il dannunziano «Mondia di Arancia» al liquore Aurum con gelato.
Cantina con vini trentini di piccoli vignaioli e favolosa proposta di Champagne, curata da Andrea Garbin. Servizio di classe superiore, diretto da Francesco Lucetti.
