Via Castello, 21
Loc. Sorio – Gambellara (VI)

Non si cerchi il castello: sulle rovine della costruzione medievale ora è stata costruita una scuola materna. Ma il fascino antico aleggia sempre intorno a questa antica osteria, nata nel 1945, elegante nella sua semplicità. Un luogo ameno dove la cura dei dettagli e la buona cucina si sposano con naturalezza. # La strada attraversa, con lente curve, gli opulenti vigneti del Gambellara e tutto è ordinato e curato come fosse un giardino. La chiostra dei monti è impareggiabile, come lo è la cucina che Paola Fabris e Walter Smittarello (rispettivamente sala e fornelli) offrono con garbata simpatia e passione intramontabile. Cura delle preparazioni, professionalità negli accostamenti, eleganza nelle presentazioni, ricette che seguono rigidamente il ritmo delle stagioni sono i cardini di questo ristorante che conserva gelosamente alcuni piatti cult, come il maialino da latte allo spiedo in quattro cotture. Tra gli antipasti si può apprezzare – per esempio – la leggiadra insalata d’autunno al profumo di alici del mar Cantabrico e quindi, fra i primi, una soave crema di marroni in brodo di cappone di casa. La tradizione la si trova nei sapidi bocconcini arrostiti di fegato di vitello (metodo oseleti scapà) e nel cotechino al rafano fresco. La chiusura sarà sempre dolce con la sublime zuppa inglese o il semifreddo al Durello. # Carta dei vini che conta oltre duecento valide referenze. Conto sui 60 euro.