— Malga Panna
Strada de Sort, 64
Moena (TN)
Malga Panna
Turno di chiusura: lunedì; martedì a pranzo; mai in luglio, agosto e nel periodo natalizio
Ferie: da dopo Pasqua fino a metà giugno; dai primi di ottobre a fine novembre
Da malga alpina a rinomato ristorante gourmet con terrazza panoramica. Benvenuti a Moena, nel regno della ‘Fata delle Dolomiti’ e del talentuoso chef Paolo Donei che si diverte, e fa divertire i propri ospiti, giocando con le materie prime, anche le più umili, della Val di Fassa. Il ristorante, elegantemente ristrutturato, inebria gli ospiti con i profumi del cirmolo delle stües e con gli aromi che escono dalla cucina.

Da malga alpina a rinomato ristorante gourmet con terrazza panoramica. Benvenuti a Moena, nel regno della ‘Fata delle Dolomiti’ e del talentuoso chef Paolo Donei che si diverte, e fa divertire i propri ospiti, giocando con le materie prime, anche le più umili, della Val di Fassa. Il ristorante, elegantemente ristrutturato (un vero e proprio bijou), inebria gli ospiti con i profumi del cirmolo delle stües e con gli aromi che escono dalla cucina.

A tavola, scegliendo fior da fiore, ecco, tra gli antipasti, la battuta di cervo con insalata di finferli, pane contadino e mandorle affumicate. Tra i primi gli spätzle all’erba orsina con caprino e infuso affumicato allo speck; i tortelli con cagliata di latte fresco, ristretto di vitello e tartufo; gli spaghetti leggermente affumicati con pesto di gemme di larice, salmerino alpino e pan di segale. Invitante la scaloppa di foie gras con camomilla, pepe e yogurt, così come il piccione con rosa canina; le lumache alla bourguignonne; il filetto di cervo cotto al rosa con ciliegie selvatiche, cavolo cappuccio rosso e riduzione di Pinot Nero. Una simpatica provocazione è infine il maialino alla brace, proposto su una purea di patate con un brodo di erbe realizzato con una moka da caffè.

L’accoglienza in sala è affidata a Cristina, moglie del cuoco, e al sommelier Antonio Gilli al quale ci si può affidare per la scelta del vino da una cantina che annovera ottocento etichette. Per il menu «Tradizioni» (sei portate) si spende 110 euro, mentre per il menu «Suggestioni» (sette portate) si sale a 125 euro.