— Villa Goetzen
Via Matteotti 2/C
Dolo (VE)
Villa Goetzen
a pranzo e cena
tutte
Turno di chiusura: giovedì; domenica sera
Ferie: una settimana in gennaio; tre in agosto
È un ristorante (con locanda) dall’ambiente intimo e curato nei dettagli, forte di una cucina che con audacia ha percorso i sentieri della ricerca senza mai perdere di vista il valore della tradizione. Prova ne sia che il piatto identitario è tutt’oggi la zuppa di…

In apparenza questa bella villa in riva al Brenta sembra ancora una nobile dimora. Di quelle che seducono per il loro fascino “serenissimo”. C’è persino l’approdo in legno per le barche, rinforzato da bricole, dove d’estate vengono allestiti i tavoli più richiesti nelle prenotazioni. Sì, perché Villa Goetzen oggi è un ristorante. Lo è da quasi tre decenni, grazie alla bella intuizione di Paolo Minchio, che realizzò fra queste mura il suo sogno. Ad aiutarlo in questo progetto è stata (ed è) la famiglia: la moglie Paola e i due figli, Cristian e Massimiliano, che con passione hanno preso il testimone, rispettivamente, in sala e in cucina. Villa Goetzen è un ristorante (con locanda) dall’ambiente intimo e curato nei dettagli, forte di una cucina che con audacia ha percorso i sentieri della ricerca senza mai perdere di vista il valore della tradizione. Prova ne sia che il piatto identitario è tutt’oggi la zuppa di Papà Paolo, fatta con tanti pesci e crostacei e preparato in un modo che il fondatore non rivela. Il crudo, invece, è l’apertura di orizzonte dei figli: dal tris di carpacci alla tartara di gamberi rosa. Tra i primi più originali il risotto con carciofi, gamberi e spuma di castagne. Sorprende la croccantezza dal cuore morbido dei fritti. Richiestissime, in stagione, le “moeche”. Carta dei vini decisamente ricca di proposte, soprattutto in tema di bianchi e di bollicine, come si conviene in un ristorante di pesce. Il servizio è un punto d’onore dell’elegante locale, perché di tono familiare. Circa 70 euro.