Venezie a Tavola

Non puoi capire Gorizia se non ti fermi a mangiare in questo locale, che ne interpreta al meglio il côté gourmand, in cui confluiscono echi delle cucine friulana, slovena e austriaca. Un trionfo di gusti decisi e spesso insoliti, imbanditi con sovrabbondanza e grazia da Celestina Pinta (cuoca sopraffina e colta, che nel 1960 aveva aperto col marito Milan nel centro di Gorizia questa bellissima trattoria) e dalla figlia Elena, che ha avvolto il locale di nuovo glamour. L’interno (a cui si affianca un bel dehors) è piacevolmente sovrabbondante di rami, suppellettili e sorrisi, in un’atmosfera rilassante in cui si muovono ragazze in costume tipico, versando vini, affettando prosciutti del Carso, servendo in tavola rari piatti della tradizione goriziana. Sovrabbondante il menu ben raccontato, da cui è difficile scegliere tanto varia è la proposta. Si può iniziare con gli gnocchi di susine della Mitteleuropa (che sono anche il piatto del Buon Ricordo) o gli gnocchi di pane alla goriziana; koch de gries (budino di semolino) ; panza de Moniga (pasticcio in cui strati di palacinka trattengono un gustoso ragù ai profumi stagione) e proseguire con ljubljanska (fette di maiale impanate con Montasio e prosciutto cotto), gulasch con polenta e patate in tecia alla goriziana e chiudere in dolcezza con gibanica (dolce sloveno a 3 farciture) e strudel. Eccellente la cantina, con i migliori vini friulani e del Goriziano, un’ottima selezione di vini sloveni (in particolare della vicina Brda), bollicine della Franciacorta e Champagne. Menu “Goriziano” 38 euro; alla carta circa 45.