Via Galilei 44
Merano (BZ)

Il luminoso padiglione che fa da trait d’union tra i vicoli del centro storico e la montagna è un’oasi di tranquillità ed eleganza. Qui si dipartono le suggestive passeggiate disegnate in piena belle époque come molti altri luoghi famosi della città. E a quell’epoca si ispira la sala con i suoi arredi, tra le più suggestive dell’Alto Adige, in cui il cuoco e patron si muove, come un attore d’altri tempi, in un ideale palcoscenico. Superata la fase sperimentale con moderati rimandi a tecniche della cucina molecolare e le riuscite citazioni di quella giapponese, Andrea Fenoglio, nel suo nuovo percorso, sembra ritornare alle origini con una cucina classica, ricca di rimandi alla scuola francese e internazionale. Se la “pizza liquida” resiste imperterrita come saluto della cucina, il nuovo percorso di sette portate (95 euro) inserito nel repertorio di piatti collaudati, grandi vini e cavalli di battaglia come gli spaghetti “Omega3”, schiera anche un bel piatto come il broccolo arrostito alla “polonaise”, un’espressione francese per “in stile polacco”, (kalafior po polsku) guarnito con uova tritate, pane grattugiato, prezzemolo, burro e presentato con un fondo di crema tahin e granella di uovo. Ma è con il galletto arrostito con maionese al wasabi e salsa ponzu che il gioco di contaminazioni e citazioni spicca il volo. Anche la carta dei vini reca il segno di un gusto elegante. Meritevole di una visita anche il “357”, in via Plankenstein 3, con pizze di qualità, come quella all’Amatriciana e molte specialità da bistrot.