— Ristorante Grual - Hotel Lefay Resort & Spa Dolomiti
Via Alpe Di Grual 16
Pinzolo (TN)
Ristorante Grual – Hotel Lefay Resort
a cena
tutte
Turno di chiusura: martedì, mercoledì
Ferie: da metà aprile a metà maggio
Matteo Maenza, che porta sulle spalle esperienze maturate con i fratelli Roca o con Alain Ducasse, ha voluto impostare un ristorante gourmet che onora, anche con il nome, la bella montagna che lo protegge. La sua è una filosofia che rivoluziona i canoni tradizionali ma traccia un sentiero ideale del gusto…

Come l’ambiente che lo circonda, la filosofia del Grual è orientata, non solo a parole, verso una cucina etico-sostenibile, con l’utilizzo di materie prime biologiche, prevalentemente del territorio. Non a caso è la cima del Grual che fa da sfondo a questo bellissimo resort: una rilettura moderna di uno chalet alpino dove l’acciaio e legno si incontrano per creare un ambiente che risplende di luce naturale. L’executive chef, Matteo Maenza, che porta sulle spalle esperienze maturate dai fratelli Roca e da Alain Ducasse, ha voluto impostare un ristorante gourmet che onora, anche con il nome, la montagna che lo protegge. La sua è una filosofia che rivoluziona i canoni tradizionali ma traccia un sentiero ideale del gusto che parte dal paese e sale alla cima (fondovalle, alpeggio, alta montagna). Anche se, nella sostanza, ogni commensale può tracciare il proprio sentiero ideale. Partendo dalla sala circolare, che richiama un bosco incantato e sotto la guida di Yuri Ongaro (restaurant manager) e Roberto Paolone (maître) possiamo incontrare, a fondovalle, le sarde di lago, un sandwich che unisce idealmente l’acqua e la terra. Salendo all’alpeggio, dai fornelli governati dal giovane Alessandro Nocella escono anche le patate di montagna con pesto della regina e salsa di rosa canina. In alta montagna non si può non trovare il Re della foresta: il cervo, con la sua elegante bontà selvaggia. I dolci sono aspri e gentili. Bella cantina di oltre seicento etichette governata con grazia da Giulia Capolicchio. Menu: “Il sentiero” a 110 euro; “La cima” a 160, alla carta circa 130.