Via Bertigo, 46
Asiago (VI)
Terrina tiepida d’anatra, fegato grasso e pistacchi; maccheroncini ai mirtilli con crema di formaggio di capra; trippa di antica memoria: tre piatti inamovibili che hanno segnato la storia di questo locale dall’atmosfera familiare, a due passi dalle oramai mitiche piste del Valbella. Fu un’antica stazione di posta, un punto di ristoro, un casolin (un ‘supermercato’ d’antan). Ora Ciori è un approdo sicuro per chi ama la cucina buona e sana. E, seppur l’ambiente sia spartano, la spontanea cordialità della gestione familiare ben compensa, e pure conforta sull’ospitalità verace delle genti di montagna. # La cucina è rassicurante come il Monte Valbella che protegge questi luoghi dai venti di Nord-Est. Ai fornelli ci sono gli eredi del mitico Ciori (diminutivo di Melchiorre, patriarca storico della casa): autodidatti, curiosi e capaci. Pertanto, nessuna concessione allo spettacolo ma piatti sempre ben curati e buoni. La carta racconta il territorio con il carpaccio di cervo marinato e le lumache alle erbe. Succulento è lo «scrigno di tagliolini» con spugnole, profumate le costolette d’agnello, ma anche il baccalà è un piatto sicuro. Il formaggio Asiago campeggia con tutte le stagionature per rievocare il profumo dei pascoli alpini, come i dolci che ricordano i frutti del bosco. # Buone bottiglie a prezzi onesti in cantina. Il conto si attesta intorno a 45 euro. E per coloro che volessero prolungare la sosta per godere delle arie salubri ci sono anche linde a accoglienti camerette.