Il Piccolo | 29/09/2015

Non solo cibo: “Gusti” 2016 sarà un festival delle culture

di Marco Bisiach

Di sicuro non solamente una semplice “sagra”, non più nemmeno una grande festa, “Gusti di frontiera” è ormai un vero e proprio festival. Che guarda sempre di più alla qualità e alla cultura, e che dal prossimo anno diventerà il “festival dell’enogastronomia e delle culture di confine”. Lo ha annunciato ieri il sindaco di Gorizia, Ettore Romoli, stilando un primo bilancio di un’edizione, quella 2015, che ha infranto ogni record. Quello di partecipanti, con una presenza stimata di circa 550mila persone, o quello dei consumi, con più o meno tutti gli stand che hanno registrato un incremento degli affari tra il 20 e il 30%. Così, se dal punto di vista dei freddi numeri difficilmente si potrà far di più in futuro – anche perché la città non potrebbe reggere serenamente afflussi significativamente maggiori -, dalle prossime edizioni si punterà ancor di più sulla qualità. «Da quest’anno possiamo già dire che “Gusti di frontiera” non è più una festa, ma un vero festival dell’enogastronomia – ha detto il sindaco Romoli -, che il prossimo anno trasformeremo nel festival dell’enogastronomia e delle culture di confine: dobbiamo esaltare ancor di più l’aspetto culturale della manifestazione attraverso concerti, incontri e rassegne di arti visive». Già in questo 2015 si sono mossi i primi passi in tal senso, con la novità del “Salotto del gusto” che ha richiamato migliaia di persone, specie grazie alla presenza di alcuni “divi” della cucina e del piccolo schermo come lo chef Cracco o Benedetta Parodi. Soddisfazione e impegni «Un anno fa credevamo che dietro ai numeri eccezionali ci fosse il bel tempo, ma quest’anno il meteo non ci ha aiutato, eppure abbiamo superato abbondantemente il mezzo milione di presenze, segno di una crescita ulteriore – ha commentato Romoli -. E le nostre stime sono confortate da quanto ci hanno detto gli operatori dei borghi, che parlano di consumi saliti tra il 20 ed il 30%». Positivo anche il lavoro della macchina organizzativa nel suo complesso – e Romoli ha voluto sottolineare la straordinarietà del fatto che “Gusti” è un grandissimo evento organizzato direttamente dall’amministrazione comunale -, con intoppi, incidenti e disagi limitati, per la città. «Certo ci sono anche dei nei, delle cose da migliorare, e non ci nascondiamo – ha aggiunto il sindaco -. Ancora una volta il Borgo Castello non ha avuto l’afflusso che ci si aspettava, perché non abbiamo trovato il modo di collegarlo realmente al cuore della manifestazione. E poi ci sono i servizi igienici: quest’anno ne abbiamo collocati il 25% in più, ma anche le presenze sono aumentate, e dunque il totale è rimasto insufficiente. Ne metteremo ancor di più il prossimo anno, ben sapendo però che al di là dei costi dovremo affrontare anche il problema della logistica, e capire dove sistemarli»”. Numeri da capogiro Più delle parole, per “Gusti” 2015 colpiscono però le cifre. Solo per citarne qualcuna, in piazza Vittoria lo stand della Guinness ha spinato la bellezza di 4500 litri di birra, il 30% in più rispetto al 2014, a testimoniare anche la felice nuova collocazione di Borgo Britannia. I pescatori di Grado, in Borgo Adriatico, hanno venduto 1500 chili di pesce (+20%), e gli stessi incrementi li hanno registrati anche gli austriaci di piazza Cesare Battisti. Gli ungheresi poi hanno venduto lo sproposito di 43mila dolci “kurtos” (le code chilometriche erano la prassi), con via Roma che ha visto spazzolare anche 13mila mini-crepes olandesi e parte delle 39mila pljeskavice vendute negli stand serbi. Per non dire dell’ingorgo festoso di via Rastello, dove tutti i negozi sfitti per quattro giorni sono tornati a vivere regalando ai goriziani e al pubblico che è arrivato da fuori anche scorci di un fascino a tico. Un fascino immortalato anche da centinaia di foto pubblicate sui Social Network: su Facebook la pagina ufficiale di “Gusti” ha ottenuto 21.450 “Mi piace”, e oltre 350mila click sui post pubblicati. Un successo replicato anche da Twitter (542 follower e 151 in più rispetto al 2014) e Instagram (354 seguaci, con un incremento di 169 dal 2014, e ben 3180 interazioni).

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