Il Giornale di Vicenza | 13/08/2015

Cibo e Vino | Risotto al piccione

“Riso Carnaroli al Grana Padano bruscandoli e petto di piccione al fumo”: una magistrale interpretazione da uno spumeggiante spartito del gusto che sembra uscito da un esperto quanto navigato “compositore” di piatti. Invece no, il direttore d’orchestraè un giovane autoctono ventisettenne. Non a caso la guida A Tavola con le Venezie 2015, l’ha proclamato come il “Giovane emergente delle Venezie”. Alessio Longhini di Asiago è profeta in patria essendo diventato, con successo,l’assoluto governatore dei fornelli della Stube Gourmetdell’Hotel Europa. L’evento èstato festeggiato in tandemcon la cantina Zenato, marchio consolidato del mondo enologico, che da vari anni è impegnata a valorizzare i giovani cuochi per saldare la filiera virtuosa che unisce l’agricoltura, la ristorazione e il turismo. Per l’occasione il giovane cuoco altopianese ha esibito ai commensali tutto il suo già ampio bagaglio di sapienza e tecnica gastronomica che ha rivelato la sua maturità professionale. Bagaglio acquisito in pochi anni partendo proprio da Asiago con i primi stimoli ricevuti da un altro figlio famoso dell’Altipiano e poi consolidato sotto la guida di maestri del calibro di Corrado Fasolato al Met di Venezia e di Norbert Niederkofler del Rosa Alpina di S. Cassiano dove ha imparato il valore della cucina del territorio oltre che i fondamentali rigorosi di una cucina di classe. Madrina impeccabile della serata Nadia Zenato che in collaborazione con il talentuoso sommelier Igor Tessari, altro giovane tornato ad Asiago, dopo aver frequentato l’alta scuola de Le Calandre e del Quadridella famiglia Alajmo, ha arricchito il suggestivo menu della serata con le etichette più pregiate della sua cantina. Le danze sono state aperte con leggiadria dal Lugana Pas Dosè 2007, quasi un’entrata in società visto che le pregiate bollicine ispirate dal Benaco sono sugli scaffali solo da pochi mesi, che accompagnava la tartare di vitello, asparagi bianchi di Bassano, uovo di quaglia e Asiago mezzano, piatto tanto suadente quanto gentile. Ad accompagnare il risotto con il piccione non poteva che essere un vino dai quarti nobili come il Lugana Riserva Sergio Zenato. Lo scamone di Black Angus alla paprika con purè di Patate affumicate di Rotzo, insalata di cappuccio bianco al cumino e aceto di mele è andato in scena subito dopo la performance del riso dimostrando tutta la sua regalità ben sostenuto da un altro nobile di casa Zenato, l’Amarone Classico. In chiusura un grande omaggio al territorio con una mousse ai frutti di bosco, cialda al miele Rigoni di Asiago, crumble alla mandorla e zenzero che ha fatto copia felice con il Recioto della Valpolicella docg.

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