— Damini
Via Generale Cadorna 31
Arzignano (VI)
Damini
a pranzo e cena
tutte
Turno di chiusura: domenica sera e lunedì
Ferie: tre settimane in agosto
Una metà bottega, l’altra metà ristorante. Qui Giorgio-– che ha lavorato a Londra, ma anche con Nadia Santini e Giancarlo Perbellini - esprime il meglio di sé. Anche un vegetariano non muore di fame, e può trovare sapori adeguati nel menu, ma i classici sono i piatti di carne: il Damburger con purea…

Damini ad Arzignano rappresenta la conferma, in campo gastronomico, del celebre paradosso del gatto di Schroendinger. Che dice sostanzialmente questo: messo in una scatola chiusa, il gatto per l’osservatore esterno risulta vivo e morto allo stesso tempo. Naturalmente, se si apre la scatola solo una delle ipotesi risulterà vera. Al Nobel austriaco questa tesi serviva a confutare problemi di interpretazione della meccanica quantistica sui quali in questo momento possiamo soprassedere. A noi il riferimento serve a capire quanto sia difficile trovare una bottega che sia eccelsa per i prodotti venduti (carni, salumi, dolci, pasta, vini di alto livello) e allo stesso tempo possa sfornare piatti eccellenti. È raro trovare luoghi che presentino questa doppia identità, eppure esistono. Una metà bottega, l’altra metà ristorante. Qui Giorgio – che ha lavorato a Londra, ma anche con Nadia Santini e Giancarlo Perbellini – esprime il meglio di sé. Anche un vegetariano non muore di fame, e può trovare sapori adeguati nel menu, ma i classici sono i piatti di carne: il Damburger con purea di patate, la battuta a coltello, la cotoletta, la D-costata sono portate che hanno reso famosi i due fratelli. Assieme ad altre, come i ravioli, le mezze maniche con il ragù scomposto, lo stracotto, il bollito… L’allevamento, la macellazione, la frollatura delle carni – loro preferiscono la Limousine – ma anche la sala e le etichette, ben 900, hanno in Gian Pietro un regista attento e perfino severo. Attenti, però, perché anche un vegetariano non muore di fame da loro. Conto sui 70 euro.