Corriere del Veneto | 12/10/2015
Venezie a Tavola, il Nordest in cucina tra «mostri sacri» e chef innovatori
Dare una identità gastronomica a un territorio che se lo merita, che ha espresso nell’ultimo decennio le vette della innovazione in cucina. È con questo spirito che cinque anni fa è nata la guida «Venezie a Tavola», di cui è stata presentata l’edizione 2016. Firmata da Luigi Costa, la guida contiene le schede di 112 ristoranti, di 20 vini, di cinque birre artigianali, di 20 prodotti e 63 eccellenze. Presenta anche un calendario con 26 eventi da non perdere da novembre 2015 a ottobre 2016 in quelle che una volta venivano chiamate Tre Venezie e che oggi sono il Nordest. Si tratta di un territorio che sta spingendo il Pil dell’Italia (parole di Matteo Renzi pronunciate sabato davanti alla platea di Unindustria Treviso) e che sta spingendo anche la ricerca e l’innovazione del gusto. È una terra che ha regalato all’Italia il più giovane tristellato (Massimiliano Alajmo, Le Calandre, nel 2002 aveva «solo» 28 anni) e che oggi offre una declinazione di grandissima qualità del mondo della ristorazione.
Al termine della presentazione sono stati premiati Matteo Grandi, Degusto («Il ristorante dell’anno»), Oliver Piras, Aga («Il ristorante emergente»), Nicola Dinato, Feva («La ricerca e l’innovazione in cucina»), Sonia Egger, Kuppelrain («La donna e lo spirito»), Riccardo De Prà, Dolada («La cucina che onora il territorio»), Christian Danese, 3Quarti («Sommelier delle Venezia»), Enzo Gianello, L’Altro Penacio («La cantina delle Venezie»), Paola Secchi, Perbellini («Gusto dolce»), Stefan Wieser, la Siriola («Selezione distillati»).