Via Roma 147
Canove di Roana (VI)

Alla “Vecchia Stazione” fermano solo i treni ad alta… qualità. La velocità qui non c’entra, anzi: l’andamento semmai è lento, per gustare meglio la qualità del territorio. Lento come la locomotiva simbolo che sta di fronte al ristorante, accanto alla vecchia stazione vera, quella sulla leggendaria linea Rocchette – Asiago, dismessa con molti rimpianti nel 1958 e oggi trasformata in museo della Grande Guerra. Alla Vecchia Stazione il capostazione è Massimo Spallino, il “folletto rosso” della cucina dell’Altopiano, animatore di tante iniziative che valorizzano i prodotti di Asiago e del suo territorio. Siamo in centro a Canove, all’interno di un accogliente albergo. Il legno dei boschi fa da protagonista e rende tutto più caldo e più intimo. Spallino definisce la sua cucina a “km buono” perché i prodotti locali li conosce bene e li sa scegliere. Proponendoli con estro e passione nei piatti, come nella sfogliatina con l’Asiago di malga, lo speck dell’Altopiano e le mele. Come pure negli spaghettoni “formaio e pevare”, versione asiaghese del classico cacio e pepe. Notevoli i ravioli alle erbette di montagna con Asiago e fiori disidratati. Di tradizione anche la tagliata di cervo ai mirtilli. C’è pure un piatto di pianura: il baccalà alla vicentina, fatto come confraternita vuole. Fra i dolci non manca lo strudel. La cantina offre buone referenze. Spesso il cuoco si lancia con buone idee su terreni creativi, ma è nell’interpretare il genius loci che la Vecchia Stazione ha sempre conquistato cuori e palati. Circa 50 euro.