Venezie a Tavola

Vittorio Sgarbi, presidente del Mart, il Museo d’arte moderna e contemporanea di Rovereto, non aveva dubbi quando due anni fa disse che sarebbe diventato il ristorante simbolo della città. Un’icona, così come lo erano diventati il ristorante del Guggenheim di Bilbao, il MoMa di New York, il Mudec di Milano. Il vulcanico critico d’arte aveva visto giusto nell’indicare nello chef pluristellato trentino Alfio Ghezzi la persona giusta per realizzare l’ambizioso progetto. Ghezzi ha raccolto il guanto di sfida con entusiasmo all’insegna del motto: bellezza, semplicità, rispetto per l’ambiente, a cominciare dalle materie prime provenienti da artigiani del gusto locali. Il design esalta il made in Italy: dalle lampade alle poltroncine, dai tavoli alle sedie. In sintonia con il museo le proposte gastronomiche diversificate nel corso della giornata. La zona bistrot è riservata alle colazioni e al pranzo, lunch veloci con piatti ispirati alla tradizione trentina e nazionale, la zona lounge agli aperitivi, mentre lo spazio gourmet è riservato (la sera) al ristorante “Senso” con proposte d’haute cuisine, ma sempre legate al territorio. Tra i piatti cult i ravioli di gallina con lo zafferano di montagna; gli asparagi con uova di quaglia e morchelle; il fungo del castagno con salmerino alpino e crescione di torrente; il sedano rapa con polvere di cavolo cappuccio, camomilla e carne essiccata. E ancora: il gulasch di cervo; la lepre con il topinambur; la starna in graticola con parfait di fegatini; lo strudel rivisitato. Vini e birre d’autore. Menu degustazione a 80-100 euro.