— Antica trattoria al portico
Via L. Da Vinci 14
Conetta di Cona (VE)
Al Portico
a pranzo e cena
le principali
Turno di chiusura: lunedì
Ferie: variabili
Un unico vero punto cardinale: il rispetto della tradizione. Che qui è un verbo rigoroso, fatto di rispetto delle ricette e delle usanze, ma coniugato con una ricerca del prodotto quasi maniacale…

Il ristorante, uno dei più longevi della zona (siamo al confine fra le province di Venezia, Rovigo e Padova), negli ultimi anni ha introdotto anche alcuni piatti di stile più contemporaneo, che ben si armonizzano però con quelli che hanno fatto la fortuna del locale. Giovanni Vegro ha preso il testimone ‘generazionale’ (dopo aver affiancato a lungo la mamma Maruzzella) e ora proietta l’eredità di valori del ‘Portico’ su un orizzonte di idee più ampio. Con un unico vero punto cardinale: il rispetto della tradizione. Che qui è un verbo rigoroso, fatto di rispetto delle ricette e delle usanze, ma coniugato con una ricerca del prodotto quasi maniacale. Suo padre Tiziano, fin da piccolo nel “casolin” di famiglia, ha imparato a conoscere la qualità, quasi a fiutarla. Impareggiabile, per fare un esempio concreto, la pasta e fagioli preparata con uno speciale fagiolo della Basilicata e insaporita con ciò che rimane del prosciutto. Che al “Portico” è un’altra osservanza sacrale: il locale, fin da quando era osteria, ne proponeva di così buoni che la sosta a Conetta, lungo strada di ritorno dal mare, era pressoché obbligata. Anche adesso il crudo in menu è un prodotto di eccellenza: un Langhirano stagionato 36 mesi, che si scioglie in bocca. Chi va al “Portico” trova puntualmente anche il baccalà mantecato. Il risotto con radicchio e salsiccia e ottimi tagli di carne allevata in zona. Giovanni Vegro ha creato, accanto al ristorante, la pizzeria gourmet Elide (dedicata alla nonna) dove gli impasti sono proprio ben calibrati. Carta dei vini che ruota spesso, perché papà Tiziano vuole etichette sempre nuove. Conto sui 35 euro.