Venezie a Tavola

Portabandiera della più autentica cucina friulana di mezza montagna, di cui esprime anima, cultura e sapienze antiche, la trattoria Ai Cacciatori di Cavasso Nuovo merita di per sé il viaggio in queste belle terre fuori dalle rotte comuni ai piedi delle Dolomiti Friulane. Un posto straordinario, creato 46 anni fa con cultura e amore da persone straordinarie, Danêl Corte (prototipo dell’oste perfetto, anfitrione coltissimo di cibo e vini) e la moglie Angelina Zecchini (cuoca sopraffina). Ci vuole infatti tanta cultura per preservare con passione infinita le tradizioni di un territorio defilato come questo e per farne conoscere prodotti dalle storie antiche (come la pitina – sorta di grossa polpetta affumicata ottenuta da un impasto di carne ovina, o caprina o di selvaggina ungulata – il pistùn, il formai tal cit, la cipolla rossa di Cavasso, rarissimi vini autoctoni, ma l’elenco potrebbe continuare a lungo) e ci vuole tanto amore per tenere sempre altissima la qualità delle materie prime e della cucina. Con loro, da 15 anni il giovane e appassionato chef Andrea Zambon. Un grande focolare friulano e tanti ricordi appesi alle pareti, la trattoria è un rifugio per gourmet da passaparola, che vi gustano Pitina con polenta e ricotta di pecora, Gnocchi passati al Montasio, Cipolla rossa di Cavasso in cestino di frico, Pernice rossa al forno e ovviamente la selvaggina, il must del locale. Daniele Corte è un grande intenditore di vini e la Carta dei vini – ampia, con tanta presenza di Friuli, ma non solo – rispecchia questa sua passione. Conto sui 45-50 euro.